La sopravvivenza nella metropolitana non è idilliaca né scontata: trappole mortali, invasioni di mutanti, pericoli radioattivi senza contare poi i fanatici del Grande verme; tutto cerca di scacciare o uccidere i sopravvissuti dal loro ultimo rifugio.
La velocità di narrazione e della storia sono opposte: mentre per più di metà libro in Metro 2033/2035, il tempo della storia è rallentato a favore del tempo del racconto, rendendo i volumi molto lento da leggere, nella loro ultima parte e nella totalità di Metro 2034, il tempo del racconto è leggermente inferiore della tempo della storia, il che rende le vicende più veloci, con un ritmo incalzante che vi farà divorare le restanti pagine del volume.
Metro 2033 traduzione ita
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A un anno dalla pubblicazione italiana di Metro 2033, è disponibile in libreria, online e presso la grande distribuzione, Metro 2034, firmato Dmitry Glukhovsky. L'editore è ancora Multiplayer.
In piú, gli ingegneri della "Sevastopolskaya" sono riusciti a costruire numerose stazioni idroelettriche in grado di utilizzare le correnti sotterranee, rendendole un'inestimabile scorta di elettricitá per "Ganza" e il resto della metropolitana moscovita.
Il romanzo è stato concepito dall'autore durante le molte ore trascorse nella metropolitana di Mosca frequentata sin da bambino quando doveva spostarsi sulle sue linee per raggiungere la scuola. Terminata la prima stesura del libro, rifiutata dagli editori, Gluchovskij la pubblicò su un sito amatoriale, da dove era scaricabile gratuitamente. La prima bozza è stata modificata grazie ai contributi e ai suggerimenti degli utenti nel corso di tre anni e, dopo questo ampliamento collaborativo, nel 2005 è stata pubblicata da un editore, pur mantenendo disponibile in rete la versione gratuita.[1]
Perché stava facendo tutto ciò? [...] Per fare in modo che migliaia di persone in tutta la Metropolitana potessero continuare a respirare, mangiare, amarsi, dare la vita ai loro bambini, defecare e dormire, sognare, combattere, uccidere, essere violentate e tradite, discorrere di filosofia, odiare... Perché la vita nella metro, inutile, senza senso, elevata e piena di luce, sporca e gorgogliante, sempre diversa, così bella e miracolosa potesse perdurare.
Nel 2033 la metropolitana di Mosca è diventata il rifugio degli ultimi sopravvissuti moscoviti scampati a una guerra atomica scoppiata circa vent'anni prima. Il mondo in superficie, straziato dall'inverno nucleare, è ridotto a un cumulo di macerie e non si hanno notizie sulla sorte del resto dell'umanità. Si è evoluta una nuova società sotterranea, riaggregata nei diversi tunnel e stazioni della linea della metropolitana. I rari e pericolosi collegamenti con l'esterno, alla ricerca di materiale e risorse utili, sono garantiti dai coraggiosi "Stalker". Nei tunnel sotterranei si muovono creature mutanti, strane e misteriose presenze che mettono costantemente in pericolo la vita dei sopravvissuti.[3]
In questo quadro si muove il protagonista, Artyom, poco più che ventenne e venuto al mondo subito prima della guerra; il giovane vive con il patrigno, lo "zio" Sasha nella stazione VDNKh insieme ai suoi compagni. Il padre di Artyom è morto durante il conflitto nucleare e la madre uccisa da un'invasione di ratti alla stazione Timirjazevskaja: poco prima di essere sopraffatta dai topi la donna era riuscita ad affidare il figlio di cinque anni a uno sconosciuto, Sasha, che lo aveva portato in salvo e quindi adottato. La stazione VDNKh è costantemente in pericolo, assediata dai "Tetri", orrendi mutanti antropomorfi infiltratisi nelle gallerie. Dopo uno dei tanti attacchi alla stazione arriva un soldato, Hunter, impegnato nella ricerca di un modo per annientare i Tetri e per distruggere il loro luogo di provenienza. Prima di lasciare la VDNKh Hunter chiede ad Artyom, qualora non fosse tornato entro tre giorni, di andare alla Polis, un importante e florido crocicchio di più stazioni, per avvertire gli abitanti della minaccia. La Polis infatti rappresenta uno dei pochi presidi bene organizzati non in preda all'anarchia e al degrado. Artyom accetta l'incarico non solo perché preoccupato per la sorte della stazione ma anche perché si ritiene il responsabile dell'invasione mutante, avendo lasciata aperta, tempo prima, una delle porte blindate della metropolitana durante la sua unica e avventata sortita all'esterno. Trascorsi i tre giorni Hunter non fa ritorno alla stazione, quindi Artyom si mette in viaggio verso l'anello interno della metropolitana per raggiungere la Polis: inizialmente si unisce a una carovana che deve portare aiuti umanitari a una stazione poco più a sud, viaggiando assieme al comandante della spedizione, Kirill, una guardia, e il suo migliore amico Zhenya. Incontrano subito le prime difficoltà: mentre attraversano una galleria, tutti tranne Artyom, odono dei suoni che li fanno cadere in preda alle allucinazioni e svenire; solo Artyom sembra immune ai misteriosi suoni e riesce a salvare tutti gli uomini della carovana arrivando a destinazione.[3]
All'insaputa degli altri, Artyom accetta la proposta di Bourbon, un commerciante che, avendo appreso che il giovane è immune a quei suoni, gli chiede di aiutarlo ad attraversare un tratto di galleria tra la stazione Prospekt Mira e la Sukharevskaya, anch'essa infestata. Armi in pugno si avviano nel buio ma ben presto Bourbon inizia a fare discorsi sconclusionati per poi cadere a terra morto. Artyom riesce con difficoltà a raggiungere la stazione successiva dove fa la conoscenza di Khan, un personaggio misterioso e temuto da tutti che gli racconta di aver visto in sogno un uomo vestito di bianco, forse lo stesso Hunter, che gli ha chiesto di aiutare il giovane a portare a termine la missione assegnata. Insieme a un gruppo di persone Khan e Artyom si mettono in viaggio per la Kitay-Gorod; lungo il cammino il gruppo viene attaccato da un'oscura entità. Artyom riesce a sopravvivere solo grazie all'intervento di Khan. Arrivati alla Kitai-Gorod, Artyom perde di vista Khan dopo un'incursione di banditi e nella fuga fa la conoscenza di un vecchio, Mikhail Porfirovich, che accompagna il giovane nipote, Vanechka, incapace di parlare e con dei gravi problemi psichici. Dopo aver attraversato insieme stazioni pericolose piene di ladri e assassini giungono alla stazione Pushkinskaya su cui spadroneggia un gruppo di neo-nazisti che uccidono il giovane ritardato. Artyom sconvolto uccide a sua volta l'assassino e per tale azione viene imprigionato e condannato a morte. Picchiato duramente, in stato di incoscienza, ha la visione di Hunter che lo sta liberando. Risvegliatosi e condotto in una galleria per l'esecuzione, viene salvato da un gruppo di combattenti. Svenuto nuovamente si risveglia su un carrello a motore guidato dai suoi salvatori lungo i binari della metropolitana. Scopre di essere stato salvato all'ultimo minuto dagli uomini della brigata "Che Guevara" avversari dei nazisti che gli indicano la strada verso la Polis.[3]
Nella stazione Paveletskaya Artyom conosce Mark che lo convince a scommettere sul suo topo in una gara di ratti. La vincita gli avrebbe potuto far ottenere il visto d'ingresso per attraversare le stazioni dell'Anello, la linea circolare più interna del sistema metropolitano e raggiungere quindi la Polis. La scommessa viene persa e Artyom viene imprigionato e, per ripagare il debito, assegnato alla pulizia delle latrine della stazione per un intero anno insieme al suo avventato socio. Dopo alcuni giorni di infernale lavoro, il giovane riesce a distogliere da lui l'attenzione dei sorveglianti e a scappare. Raggiunta la stazione di Serpukhovskaya, governata da una setta di religiosi, viene avvicinato da un uomo, Timothy, che lo vorrebbe convertire e lo invita ad una funzione religiosa di testimoni di Geova. Il giovane fugge ancora e giunge nella Polyanka, stazione creduta disabitata. Qui ha un onirico colloquio con due personaggi misteriosi che gli spiegano che il destino governa le vite di ciascuno e lo incitano a proseguire il suo viaggio verso la meta. Artyom riesce ad arrivare alla Polis, dove comunica la situazione della VDNKh al Colonnello Melnik, stimato stalker. Dopo aver riassunto la situazione al consiglio, formato da militari e da bramini, questo decide di non aiutare la VDNKh offrendogli tuttavia la possibilità di salvarla salendo in superficie per cercare un particolare e misterioso libro tra la raccolta della vastissima biblioteca Lenin. I bramini infatti hanno intravisto in Artyom capacità eccezionali fidando in lui per ottenere il leggendario libro che avrebbe rivelato il destino dell'umanità. In cambio affidano a Daniel, un giovane bramino con cui Artyom aveva stretto amicizia, un biglietto contenente dei suggerimenti contro i Tetri che gli sarebbe stato dato in cambio del libro, qualora ritrovato. Artyom, Melnik, Daniel e un altro stalker di nome Dieci, si dirigono alla biblioteca uscendo all'esterno ma qui vengono attaccati dai cosiddetti "bibliotecari", animali mutanti feroci e con fattezze simili a scimmie. Mentre Melnik e l'altro Stalker li tengono occupati, Artyom e Daniel vanno in cerca del libro negli immensi archivi. 2ff7e9595c
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